NAZIROCK!

 
COME SDOGANARE LA SVASTICA E I SALUTI
 
ROMANI 
 
PRENDERE CONSAPEVOLEZZA, NON PERDERE LA MEMORIA 
 
 
22 Marzo, ore 20.45, Casa sociale di Nago
 
 
PRESENTAZIONE DEL FILM NAZIROCK
 
con la presenza del regista, Claudio Lazzaro
 
"Un incubo che lascia spiazzati perchè la domanda è sempre la stessa: possibile che la storia non riesca ad insegnare nulla?"
 
 
Posted in Generale | Comments Off on NAZIROCK!

ORA BASTA!

 
 
ORA BASTA!
 
 
  Ci siamo sentiti in dovere di scrivere questo comunicato alla luce dei fatti accaduti Sabato 6 Marzo al pub Lochness.
 
Non possiamo esimerci dal prendere una posizione netta dopo l’ennesima provocazione da parte dei ragazzi di Casapound. In passato aggressioni verbali e intimidazioni, questa volta, invece, un’aggressione fisica ad un ragazzo, reo "di averli guardato in maniera storta".
Denunciamo fermamente la continua e assillante arroganza di questi individui che vantano una legittimità ed una rappresentatività, all’interno del territorio, che certamente non hanno. Nessuno sdoganamento è possibile nei loro confronti, tanto più in una città che ha già dimostrato di non volerli, anche solo per il passato storico che ha vissuto e per l’efferato eccidio nazi-fascista che ha subito.
Non accettiamo che abbia spazio nemmeno tra noi giovani un pensiero che, per quanto spesso si travesta sotto false vesti di innocenza e vittimismo, per i simboli a cui si richiama, per la maniera in cui si presenta, per le prospettive politiche paventate, per gli individui che lo portano avanti, è pericoloso oltre che spregevole. Non possiamo permettere che il desiderio e bisogno di aggregazione, molto sentito da noi giovani, si risolva in queste correnti aberranti. 
Conosciamo coloro che fanno parte di questa "associazione", la loro infida doppia faccia; da una parte quella buona e innocente delle iniziative in piazza contro il carovita o per una presunta "libertà d’espressione", dall’altra quella meschina e violenta dei loro comportamenti schiettamente prevaricatori e squadristi. Hanno già avuto modo, altre volte, in diversi luoghi, di capire che la loro presenza arrogante è malgradita, hanno già calpestato troppi piedi, a chi stava attorno, perché qualcuno non li abbia già fatto notare di essere indesiderati. Ma ovviamente tutto questo non è bastato a placare la loro tracotanza. Casapound è forse la gioventù che sta sopra a tutte le "fisime intellettuali", alle affermazioni dottrinali e a qualsiasi distinguo? Noi pensiamo sia solo la gioventù di un gruppuscolo di opportunisti con idee allucinanti che tenta, con malcelata furbizia, di trascinare e coinvolgere altri ragazzi.
Parlano di onestà intellettuale e di un’intolleranza scorretta nei loro confronti? Ma dove sta l’onestà intellettuale nel chiamare a Riva del Garda, il giorno della loro presentazione, personaggi abietti come Iannone (responsabile Casapound Italia), e Bonazza (naziskin bolzanino), entrambi coinvolti in gravi processi giudiziari, e poi proporsi come una forza propositiva, virtuosa e "incontaminata"? Ancor di più, dove risiede tutta questa onestà se fan di tutto per nascondere la loro vera identità? Casapound, Blocco Studentesco, Asso di Cuori, Rosa Femminile, e altri nomignoli inventati sul momento, nascono tutti dalla stessa gretta matrice culturale. No, loro non sono i ragazzi dell’innocente sacchetto di mele. Non possono proprio permettersi di fare la bella faccia, perché la loro faccia è già sporcata semplicemente dal loro nome. Un nome, Casapound, che riecheggia innegabilmente in dossier e in inchieste giudiziarie nazionali. 
 
Quello che siamo, i nostri desideri, i nostri sogni, devono cancellare, con la semplice presenza, uno di stile di vita distorto e nocivo a terzi, come quello perpetrato dai ragazzi di Casapound, ovunque esso sia e si imponga
La gioventù, quella cui noi ci sentiamo parte, non può che rifiutare il loro concetto di onore, la loro rozza goliardia e i loro metodi codardi.
Che sia chiaro, le loro idee non avranno cittadinanza facile nemmeno nella nostra città. 
 
Coordinamento antirazzista Riva del Garda


Posted in Generale | Comments Off on ORA BASTA!

PERCHE’ OGNI GIORNO SIA UN 1° MARZO

 
PERCHE’ OGNI GIORNO
 
SIA UN 1° MARZO
 
 
 La società italiana e quella trentina sono sempre più meticce, migliaia di lavoratori di origine straniera attraversano il territorio e lo vivono assieme a noi.


 Cosa succederebbe se i lavoratori migrati decidessero per un giorno di incrociare le braccia di fronte alle decisioni di governi nazionali capaci solamente di gettare benzina sul fuoco dell’intolleranza?

 Se per un giorno fossero le badanti a scioperare, che fine farebbe il tanto osannato welfare trentino, forse troppo frettolosamente dichiarato di “ispirazione scandinava”?   

 Chi raccoglierebbe le mele e l’uva d’autunno?

 Chi pulirebbe gli alberghi e servirebbe ai tavoli? Chi contribuirebbe in maniera così preponderante al funzionamento del sistema turistico provinciale, spesso senza nemmeno uno straccio di contratto?

 Forse per una volta sarebbe evidente a tutti che la gran maggioranza dei migranti presenti sul territorio italiano lavora duramente, svolgendo funzioni essenziali per la tenuta di una società complessa e articolata come la nostra.
 Certo è che vedere in essi una massa informe di parassiti o, in alternativa, un bacino inesauribile di forza lavoro, a basso costo e ad alta redditività, significhi solamente essere prigionieri di una medesima logica; quella di una politica dei  “due pesi e delle due misure”, che trova espressione tanto in leggi quanto nell’agire e pensare razzisti, creando una paradossale e insensata divisione tra cittadini e lavoratori di serie A e di serie B.
 Che piaccia o no agli ipocriti nostrani i migranti sono già parte integrante dell’Italia di oggi, indipendentemente dal loro grado di “integrazione” e dal numero di crediti di cittadinanza accumulato.
 E’ evidente che la contrapposizione fittizia tra “noi” e “loro”, “autoctoni” e “stranieri”, “regolari” ed “irregolari” è strumento di un potere che cerca di presentare determinati gruppi di popolazione come diversi, al fine di escluderli, ignorarli  o  sfruttarli, e di offrire al resto della popolazione un facile capro espiatorio per i problemi generati dalla modalità di gestione dello stesso potere; un vero e proprio mezzo di “distrazione di massa”, dai veri problemi e veri responsabili.

 Oggi, più che mai, costruire un percorso culturale e politico che abbia al centro i diritti dei lavoratori “stranieri” e una cittadinanza intesa come quadro in perenne movimento e trasformazione è un modo per tutelare i diritti di tutti e tutte  e farne acquisire di nuovi. 
 Auspichiamo, dunque, che questo marzo di mobilitazione possa essere il momento per ricostruire un dialogo in grado di aprire nuove prospettive verso una società che tenga effettivamente conto dei diritti e dei doveri di chi la vive,  rompendo così gli stereotipi che alimentano l’odio e il pregiudizio.
  CORDINAMENTO ANTIRAZZISTA RIVA DEL GARDA

 
Posted in Generale | Comments Off on PERCHE’ OGNI GIORNO SIA UN 1° MARZO

NATALE MIGRANTE

 

NATALE MIGRANTE

 

Da quando è sulla terra l’uomo migra. Da sempre, quando si trova in difficoltà o quando sente il richiamo di un’ altra terra, si mette in cammino o esercita comunque un diritto di fuga. Non saranno certo le misure dei governi a porre fine ad un processo globale di migrazione, dalle zone più povere, o colpite dai conflitti, a quelle più ricche e politicamente stabili. 


Gli spostamenti non sempre sono definitivi. Si può cercare libertà altrove restando sempre legati alla terra d’origine, si può invece riscoprirsi cittadini del mondo, perché in fondo quest’ultimo diviene la nostra casa. Certo chiunque si sposti porta con sé la propria esperienza e cultura, ciò che ci definisce esseri umani, che ci accomuna ad alcuni o ci distingue da altri. 

Quando si parla di culture spesso si cade nell’errore di pensarle come degli insiemi chiusi, dei modelli a sé stanti, sviluppatisi senza contatti con l’altro, dei modi di concepire il mondo nati non dal confronto e dalla commistione. Quel “noi” che, con tanta fierezza, è sbandierato dai promotori dello scontro tra civiltà, in realtà non è che il frutto del meticciamento di moltitudini di popolazioni che hanno attraversato e organizzato, nell’arco della storia, il nostro territorio, e dal conseguente incontro e contaminazione tra prospettive culturali diverse.
 
Il fenomeno della migrazione ci mette a confronto con chi per noi fino a prima poteva non esistere, ci pone di fronte a sempre nuovi interrogativie dunque ci permette di crescere. Questo non vuol dire disperdere se stessi, ma saper accettare il diverso e mettersi in gioco per costruire, nella convivenza, differenze o somiglianze nuove. 

Le tracce delle migrazioni, non solo di uomini ma anche di punti di vista, oggetti, cibi che entrano a far parte di panorami culturali estranei alla loro origine, si trovano da sempre nelle nostre tradizioni,e ci fanno capire come noi stessi ci identifichiamo a partire dal riconoscimento della differenza e come questa sia presente in noi. 

Queste tracce le possiamo trovare fin dentro al nostro Natale, in quello che noi mangiamo, convinti però di cibarci di un dolce rigorosamente autoctono. Il dolce che per molti rappresenta la città di Cremona si scopre essere stato portato all’interno del bacino del mediterraneo da mercanti arabi, la stessa parola deriva dallo spagnolo turon, “abbrustolire”. 

La sfida per il futuro è quella di creare nella società le premesse per una convivenza possibile di culture e religioni differenti. Crediamo quindi nel principio dell’accoglienza e nell’ampliamento della cittadinanza, perché la libertà, la dignità e il diritto ad una vita decorosa appartengono a tutti/e. 

Il torrone che vi offriremo vuole portare con sé anche il sapore della differenza, che può diventare una risorsa mescolandosi alle nostre vite. 


VI INVITIAMO AL BANCHETTO INFORMATIVO E DI DEGUSTAZIONE NATALIZIA IL 24 DICEMBRE, IN VIALE DANTE, DALLE ORE 13.30



COORDINAMENTO ANTIRAZZISTA RIVA DEL GARDA

 

Posted in Generale | Comments Off on NATALE MIGRANTE

A RIVA UN’ALTERNATIVA C’E’!

 
A RIVA UN’ALTERNATIVA C’E’! 
 
 
COSA


Un progetto apartitico che prende forma dalle esigenze di un gruppo di giovani della Busa, dalla necessità di condividere percorsi ed esperienze eterogenei, tanto a livello di intervento culturale e sociale, quanto di volontariato e, in generale, di “cittadinanza attiva”.

PERCHE’

– Per partecipare attivamente alla vita pubblica della zona e favorire un sempre maggior coinvolgimento collettivo in essa, cioè essere complici alla formazione di una coscienza collettiva che rivendichi il diritto all’autodeterminazione del proprio futuro.
– Perché riteniamo che sia ancora più urgente irrompere “nella scena” dal momento che stiamo vivendo un periodo pericoloso e difficile, una “tranquillità del caos” ormai dilagante, ove politici, figure istituzionale e non, si sentono legittimati a stomachevoli deliri nella totale mancanza d’indignazione ed indifferenza collettiva.
– Perché, sull’onda dell’opportunismo politico e della malafede, “correnti devianti”’ praticano e diffondono sempre di più idee razziste e progetti discriminatori, dilaganti nelle alte sfere come in quelle più basse, facendone il loro stile, approfittando del vuoto interpretativo andato creandosi.

COME

Noi lo faremo portando la sensibilità e i valori che ci caratterizzano; la solidarietà, il rispetto per il diverso (nelle sue più eterogenee accezioni), il confronto e, soprattutto, uno spirito critico quanto più costruttivo possibile.
Ci troveremo così a trattare delicate questioni d’attualità, come la convivenza tra le culture, la salvaguardia dell’ambiente e la ricerca di una socialità “consapevole”.
Non possiamo dunque evitare di affrontare una politica che si impone sotto forma di “pacchetti di sicurezza”, volta a criminalizzare una parte della popolazione che quotidianamente vive, si relaziona e contribuisce alla ricchezza del nostro territorio.
Intendiamo reclamare la difesa degli spazi pubblici e dei beni comuni sempre più vilipesi da interessi privati e da speculatori.
Poniamo dunque problemi reali, che alla nostra valle sono direttamente ricollegabili. Chiediamo la tutela delle nostre valli dall’indiscriminata costruzione di impianti sciistici e alternative sostenibili alla TAV, cercando chiarezza anche sulle grandi opere che a breve andranno verificandosi nei dintorni della nostra città (centrale Monte Baldo e inceneritore di TN).
La nostra presenza vuole, quindi, contribuire a creare dal basso, luoghi e momenti di convivialità e socialità, confronto e crescita culturale, scambi di saperi ed esperienze, per giovani e meno giovani, affinché nel nostro territorio il vuoto dilagante di centri aggregativi e di proposte sociali non sia colmato da presenze xenofobe e “nostalgiche”, intollerabili per il loro rifiuto dei valori comuni alla base d’ogni rapporto di convivenza.

 
COORDINAMENTO ANTIRAZZISTA RIVA DEL GARDA

Posted in Generale | Comments Off on A RIVA UN’ALTERNATIVA C’E’!