ORA BASTA!
Ci siamo sentiti in dovere di scrivere questo comunicato alla luce dei fatti accaduti Sabato 6 Marzo al pub Lochness.
Non possiamo esimerci dal prendere una posizione netta dopo l’ennesima provocazione da parte dei ragazzi di Casapound. In passato aggressioni verbali e intimidazioni, questa volta, invece, un’aggressione fisica ad un ragazzo, reo "di averli guardato in maniera storta".
Denunciamo fermamente la continua e assillante arroganza di questi individui che vantano una legittimità ed una rappresentatività, all’interno del territorio, che certamente non hanno. Nessuno sdoganamento è possibile nei loro confronti, tanto più in una città che ha già dimostrato di non volerli, anche solo per il passato storico che ha vissuto e per l’efferato eccidio nazi-fascista che ha subito.
Non accettiamo che abbia spazio nemmeno tra noi giovani un pensiero che, per quanto spesso si travesta sotto false vesti di innocenza e vittimismo, per i simboli a cui si richiama, per la maniera in cui si presenta, per le prospettive politiche paventate, per gli individui che lo portano avanti, è pericoloso oltre che spregevole. Non possiamo permettere che il desiderio e bisogno di aggregazione, molto sentito da noi giovani, si risolva in queste correnti aberranti.
Conosciamo coloro che fanno parte di questa "associazione", la loro infida doppia faccia; da una parte quella buona e innocente delle iniziative in piazza contro il carovita o per una presunta "libertà d’espressione", dall’altra quella meschina e violenta dei loro comportamenti schiettamente prevaricatori e squadristi. Hanno già avuto modo, altre volte, in diversi luoghi, di capire che la loro presenza arrogante è malgradita, hanno già calpestato troppi piedi, a chi stava attorno, perché qualcuno non li abbia già fatto notare di essere indesiderati. Ma ovviamente tutto questo non è bastato a placare la loro tracotanza. Casapound è forse la gioventù che sta sopra a tutte le "fisime intellettuali", alle affermazioni dottrinali e a qualsiasi distinguo? Noi pensiamo sia solo la gioventù di un gruppuscolo di opportunisti con idee allucinanti che tenta, con malcelata furbizia, di trascinare e coinvolgere altri ragazzi.
Parlano di onestà intellettuale e di un’intolleranza scorretta nei loro confronti? Ma dove sta l’onestà intellettuale nel chiamare a Riva del Garda, il giorno della loro presentazione, personaggi abietti come Iannone (responsabile Casapound Italia), e Bonazza (naziskin bolzanino), entrambi coinvolti in gravi processi giudiziari, e poi proporsi come una forza propositiva, virtuosa e "incontaminata"? Ancor di più, dove risiede tutta questa onestà se fan di tutto per nascondere la loro vera identità? Casapound, Blocco Studentesco, Asso di Cuori, Rosa Femminile, e altri nomignoli inventati sul momento, nascono tutti dalla stessa gretta matrice culturale. No, loro non sono i ragazzi dell’innocente sacchetto di mele. Non possono proprio permettersi di fare la bella faccia, perché la loro faccia è già sporcata semplicemente dal loro nome. Un nome, Casapound, che riecheggia innegabilmente in dossier e in inchieste giudiziarie nazionali.
Quello che siamo, i nostri desideri, i nostri sogni, devono cancellare, con la semplice presenza, uno di stile di vita distorto e nocivo a terzi, come quello perpetrato dai ragazzi di Casapound, ovunque esso sia e si imponga
La gioventù, quella cui noi ci sentiamo parte, non può che rifiutare il loro concetto di onore, la loro rozza goliardia e i loro metodi codardi.
Che sia chiaro, le loro idee non avranno cittadinanza facile nemmeno nella nostra città.
Coordinamento antirazzista Riva del Garda